Un Panino al Contrario
Quello che sei non è quasi mai solo merito tuo. Anzi, forse tu c'entri veramente molto poco, in bene o in male. Perchè infondo da grande diventi quello che hai vissuto, non sei altro che il risultato di tutti quegli eventi che ti hanno coinvolto, in cui ti sei trovato o che hai deliberatamente scelto di vivere. E diventi un po' anche le persone che hai incontrato, le persone con cui hai condiviso qualcosa, che ti hanno insegnato qualcosa: ognuno lascia una traccia dentro di te che mette una piccola radice, il piu' delle volte invisibile, tanto che tu credi di essere tanto brava da essere arrivata dove sei da sola. Ma poi quando ci rifletti, ti viene da sorridere. Perchè pensi a dove saresti, a come saresti, se le cose non fossero andate esattamente come sono andate, se non ci fosse stata quella persona in quel punto preciso della tua vita. Dove sarei se non avessi avuto una mamma come la Supermum, difficile da immaginare. Dove sarei se la mia famiglia non fosse quella che è (nonostante vanti un esempio per ogni capitolo del libro di Psichiatria..!), se non avessi questo legame con la Supernonna e le Superzie, se non avessi quei due gnometti che hanno davvero cambiato le nostre vite. Dove sarei se quel giorno in prima elementare non avessi preso per mano quei due bambini che piangevano, che adesso sono praticamente i fratelli che non ho avuto. Dove sarei se mi avessero assegnato un'altra classe, rispetto a quella che ho avuto, in cui ho conosciuto le persone che mi hanno fatto crescere come sono cresciuta. Dove sarei senza la mia amica Giulia, a metà strada tra una sorella e una figlia, senza le nostre litigate e i nostri punti di vista diversi, dove sarei senza i pomeriggi a studiare con Cla e Ci, senza le nostre merende improbabili prima degli allenamenti di pallavolo e le partite di campionato il sabato sera prima della pizza con tutto il resto del gruppo. Dove sarei senza i giri in motorino con Sgnere, senza la sua saggezza e senza quella cicatrice sulla mano che mi ricorda quando siamo cadute per inseguire il suo ragazzo. Dove sarei, come sarei. Dove sarei senza di lui, che movimenta le mie giornate ma che mi ha insegnato forse meglio di tutti ad apprezzare quello che ho invece di lamentarmi di quello che è sempre mancato, che odia la francia ma mi porta in costa azzurra, che mi costringe ogni volta a mettermi in discussione e analizzare quello che faccio, anche se la soddisfazione di dirglielo non gliela darò mai. Ed è così, vieni da tutte queste cose: dal caso, dagli altri, dagli intrecci, le scelte, le botte che hai preso, gli sbagli che hai fatto, le parole che hai detto e le parole che non hai detto, i pigiama party, le trasferte a Ravenna, le feste di capodanno, le prime vacanze da soli, le gite scolastiche, le partite della nazionale, l'Università, le cose che non sono andate come volevi ma infondo dovevano andare cosi', le cose che accetti a fatica e quelle che non accetterai mai. Ma poi succederà che un giorno gli intrecci vi riporteranno tutti nello stesso posto, per un motivo o un altro, tra amicizie raffreddate, amori finiti e persone appena arrivate. E capisci che crescere insieme è qualcosa che non puoi ignorare, che non puoi dimenticare nemmeno se a volte sei stato talmente ferito che lo vorresti e che farà sempre parte di te; che ad ognuno di loro devi qualcosa. Cosi' come loro la devono a te, senza parole.
"La chimica è la base della vita. Tutto quello che succede avviene grazie ad una reazione chimica."
Panino al contrario* formaggio, prosciutto e asparagi
ispirato da " A Tavola" di giugno, con qualche tocco della Supermum
pane bianco per tramezzini
burro pomata
prosciutto crudo tagliato sottile
asparagi
emmenthal a fette sottili
erba cipollina (fili interi e freschi)
Lessate gli asparagi per pochi minuti, scolateli e metteteli in una ciotola con acqua e ghiaccio perchè restino verdi. Prendete le fette di pane e passatele nella macchina per stendere la pasta, per renderle piu' sottili. Tagliatele ora in due nel senso della lunghezza, ottenendo due strisce e tagliate a misura il prosciuto e il formaggio, in modo che combacino perfettamente con il pane. Con un pennello da cucina stendete un velo di burro su un lato del pane, appoggiate sopra il prosciutto e fatelo aderire, mettendolo a contatto con il tagliere in modo da avere poi il lato di pane libero rivolto verso di voi. Mettete ora il formaggio, premete bene e con un coltello affilato tagliate ogni striscia in due parti. Scolate e asciugate gli asparagi, conditeli con pochissimo olio, sale e pepe bianco e mettetene due al centro del pane. Arrotolate come fosse un involtino e chiudete con un filo d'erba cipollina.
*Il panino al contrario è una espressione della quale, modestamente, vanto la completa creazione :-) Invece di prendere due fette di pane e metterci il prosciutto dentro, io prendo il pane (generalmente la crosta) e ci arrotolo il prosciutto intorno. Per questo quando la Supermum ha visto la ricetta su A Tavola non ha potuto fare a meno di provarla!
con questa ricetta partecipo al contest L'Estate in un Boccone ideato da About Food e Cassandra.it
Commenti
simpaticissimo e molto chic il tuo panino al contrario! ;)
e bella idea arrotolare il prosciutto sulla corsta del pane... e chiaramente anche il panino rovesciato del post :)
Profonde e di cuore le tue parole, è la canzone che hai pubblicato mi è entrato dentro e non esce, bellissima !!!
Beh, tu sei proprio un bel risultato direi :)
Mitica tu e la supermum, questo panino è geniale!!!!
un abbraccione
in tutto questo però i panini al contrario sono stupendi. E anche tu, almeno da quello che si percepisce leggendoti.
baci e abbracci
E che belli questi panini al contrario, davvero stuzzicanti