Domani è gia qui, da due anni..
Sono passati due anni. In questi due anni c'è stato posto per tante cose: per il senso di impotenza, per la disperazione, per il dolore, per la rabbia, per le polemiche. C'è stato, persino, qualcuno che ha trovato posto e modo per ridere. Ma la cosa importante è che c'è qualcuno che ha delle responsabilità, responsabilità gravi, che non possono essere ignorate. Nella casa dello studente fatta con la sabbia potevo esserci anche io, pur non essendoci mai stata, c'erano ragazzi come me che invece di tornare a casa per Pasqua erano rimasti per studiare, sapete, gli esami... Come potevano sapere che quei muri erano destinati a crollare, loro. Loro. C'era qualcuno che lo sapeva, pero', qualcuno che lo sapeva e non ha fatto niente. Sono passati due anni, ma appena i riflettori del circo mediatico messo su dal premier in occasione del G8, si sono spenti, l'Aquila è stata abbandonata. Guardate qui e vedete se riuscite a trovare qualche differenza, se non minima, tra il 2009 e il 2011. Non sono arrivati nemmeno i soldi promessi dai potenti del mondo. 37mila persone sono ancora senza casa, solo 20 negozi sono aperti nel centro storico (nonostante ne dica la Dalla Chiesa...). Come ci siamo ridotti in questo Stato? L'Aquila, cosi' come 7 anni prima San Giuliano di Puglia, dimostra come anche le vite dei nostri figli in questo paese passino in secondo piano di fronte alla possibilità di guadagnare soldi. Avete costruito male, con la sabbia, edifici fatiscenti e cosa ci avete messo dentro? Una casa dello studente,una scuola elementare, un ospedale. Avete le mani sporche, la vostra coscienza dovrebbe impedirvi persino di respirare, figuriamoci di guardarvi allo specchio e di dormire la notte. E anche oggi se ne parlerà di sfuggita, ci sono imputati piu' illustri da celebrare... ma c'è una parte di Italia che non vi dimentica, che non rideva e che si impegnerà affinchè sia fatta giustizia. Perchè nella casa dello studente fatta con la sabbia, potevamo esserci tutti noi.
Commenti
Ieri pensavo al Giappone, in sei giorni hanno ricostruito un'autostrada, certo anche loro non sono tutta questa meraviglia del creato a gestire la questione nucleare, ma almeno hanno ricominciato a costruire subito...mi chiedo sempre se fosse successa la stessa cosa in Italia, saremmo 60 milioni di morti.Tristemente vero.
Un abbraccio
E all'Aquila c'è una città col cuore spezzato ma che va avanti con forza. C'è tanta gente ancora negli alberghi sul mare..questo anche perchè nn si son voluti costruire da zero paese interamente distrutti..ecco sarebbe costato di meno e forse ora avrebbero una casa..si non la loro casa ma una casa in quella terra che loro amano. Ci son anziani che nn vedranno più il loro paese e bambini che nn cresceranno correndo tra i vicoli..e tutto questo perchè nn si è saputo gestire l'ennessima emergenza italiana. E tutto è caduto nell'oblio..questa è la cosa sconvolgente. Ad ogni nuova emergenza quella vecchia per quanto più grave sia viene accantonata e questa è colpa anche nostra..forse ci fa comodo lamentarci e nn fare ninete, forse ci fa comodo dimenticare..
Io di terremoti ne ho vissuti tanti, qui in Umbria nel 97, ero a Campobasso quando ci fu la scossa a San Giuliano, e la mia città è a 60km in linea d'aria da L'Aquila. Anche io ho avuto paura, poi io sono terrorizzata dal terremoto, anche dalle scosse piccole..figuratevi quella notte, lunga e fortissima..E' vero, tanti paesi sono stati cancellati: Onna, Paganica, Tempera.. perchè non si poteva ricostruire li' con tecnologie antisismiche? Perchè nascondersi dietro a un secco "la casa ve l'abbiamo data", come se non si potesse pretendere di scegliere come ricostruire la propria vita? io ci voglio andare. E vi segnalo che il 7 maggio le donne aquilane hanno organizzato un incontro per far vedere a tutti coloro che vogliono andare, la situazione reale dell'Aquila.
Ho appena condiviso anch'io questo video.
Un abbraccio!
Ma in 12 anni che ho vissuto a l?aquila ho amato quella città e tante persone ce quella città mi ha fatto conoscere. Ci sono state cose fatte bene e cose fatte male, si sà, spero cmq che in futuro non si dimentichi del tutto che il problema non è risolto!
un bacione a te ai miei amici aquilani