Il bello dell'attesa

Studiando il corpo umano, spesso mi è capitato, e mi capitera' ancora, di restare sorpresa davanti alla spettacolare complessità che c'è dietro a qualsiasi azione o comportamento, anche la piu' semplice e banale. Uno degli organi piu' affascinanti e misteriosi è sicuramente il cervello, impossibile spiegare con l'anatomia o con la fisiologia cosa possa spingerci a pensarla in un modo piuttosto che in un altro, ad avere certi gusti personali, ad amare qualcuno e odiare qualcun altro.Pensate poi a quanto è difficile accettare chi non la pensa come noi, cercare di capire i punti di vista degli altri, i comportamenti che non condividiamo, abbandonare la soggettività e guardare il mondo in modo oggettivo... Stamattina mentre guidavo pensavo che la settimana è appena iniziata, il nuovo mese anche, e gia' sto facendo 3 0 4 conti alla rovescia: 4 giorni per rivedere Lui, un paio di settimane all'esame, 2 giorni alla partita, 1 giorno alle elezioni americane.Al che mi è venuto un dubbio: Non sara' che vivo sempre nell'attesa di qualcosa? Magari l'attesa degli eventi scandisce le mie giornate e mi da il ritmo e la spinta per fare quello che devo fare... Mah, vediamola cosi', nel frattempo, se vi va di preparare qualcosa e di gustare l'attesa di vederla finita, provate questi panini...!
La ricetta è presa da qui, dice che con lo stesso impasto si possa fare anche il panettone gastronomico che è una cosa che vorrei provare presto.

  • Mini sandwich dolci
  • 1kg. farina di forza (manitoba)
  • 400g. acqua circa
  • 75g. lievito di birra
  • 150g. burro
  • 50g. strutto
  • 15g. sale
  • 100g. zucchero

Ho messo nel kenwood (in alternativa si puo' fare la classica fontana) per prima cosa l'acqua tiepida e il lievito a sciogliere, poi ho aggiunto burro e strutto e infine lo zucchero, ed ho amalgamato il tutto. Si aggiunge poi la farina ben setacciata e il sale e si impasta a velocità 2 per almeno 10 minuti. Si ottiene un impasto tenero ma non appiccicoso. A questo punto levate tutto dall'impastatore e continuate a mano (sul link ci sono anche le immagini), lavorando e battendo a lungo la pasta. Dividete poi l'impasto in due palle e mettetele a lievitare "a campana", cioè sotto due recipienti capovolti, per circa un'ora.

A questo punto prelevate pezzetti di pasta tanto grandi quanto volete i sandwich, fate delle palline spingendo l'impasto nel cerchio formato da indice e pollice e ripiegate sotto i lembi di pasta. Disponetele distanziate in una placca da forno, fatele lievitare per un'altra ora. A questo punto spennelate i panini con un uovo sbattuto e poi infornateli: io ho messo il forno a 190° e li ho tenuti per circa 20 minuti.






Commenti

Virginia ha detto…
Oddio, con sta cosa dell'"attesa" mi avevi spaventata...
Benedetta ha detto…
virgi, ma noooo!

ma noooooooooooooooooooooooo! ora penso di aver capito che paura avevi...

ma noooooo virgi noooo! tranquilla, :) eheheh non ti preoccupare!
Fra ha detto…
Credo davvero che il nostro tempo sia scandito dall'attesa, è un modo per porsi degli obbiettivi, delle scadenze, delle boe a cui svoltare...l'unico pericolo è l'ansia che tutto ciò può provocare...magari come antistress mi prendo uno di questi sandwich...facciamo due...non si sa mai :P
Un bacio
Fra
Manuela e Silvia ha detto…
Vivere nell'attesa significa non accontentarsi mai di quello che si ha, non è una bella visione!
Noi cerchiamo di trovare un qualcosa di particolare che ci renda ogni girono "unico e speciale", comunque diverso dagli altri! Così non passi le tue giornate sperando che....anche perchè come al solito finisce che l'attesa è meglio della festa!
Buonisimi questi panini!!
bacioni
Unknown ha detto…
Ma auguri!!!
Gliel'hai già detto ad amò???
Come lo chiamerete?:D:D:D Scherzo, non uccidermi, ti prego:P

A me capitava più che altro durante gli anni del liceo di vivere nell'attesa di...prima delle vacanze di natale, poi di quelle pasquali ed infine della tanto sospirata estate, forse perchè prima avevo(o mi sembrava di avere) tempo a sufficenza per tutto, anzi mi capitava pure di annoiarmi..:O
Adesso forse l'attesa c'è ancora, ma gli eventi si susseguono così velocemente da non rendermene conto:(

Oddio, ma cosa volevo dire, boh, vabbè mangiamoci uno di quei sandwich della foto che mi fanno una gola...

P.s. Te l'ho già detto che sono contenta che tu sia "ritornata"??
Ciao amichetta:)
Unknown ha detto…
SUFFICIENZA, si scrive sufficienza accidenti!!!

Come al solito cmq ho scritto un papiro..
Saretta ha detto…
Bella di zia...parli con uan che è un calendario vivente!!!Il mio conoto alla rovescia perenne parte il lunedì in vista dell'we...mica tanto bene però!
Del resto credo che la nostra mente verta sempre verso quei momenti che sappiamo a priori ci faranno star bene, o almeno, dopo averli superati!
Deliziosi questi panini!
Bacioni
Elena Bruno ha detto…
Mi piacciono molto i piccoli panini, gentili nell'aspetto per ingannare l'attesa! Buona settimana
Patrizia ha detto…
Anch'io vivo sempre nell'attesa di qualcosa, mi piace proprio attendere e penso sempre positivo altrimenti l'angoscia mi assale, ma l'attesa, ovvio, di qualcosa di buono che verrà, é dolce da assaporare.Poi passata una, via penso già ad un'altra e cosi' via, fino all'infinito.
Panini deliziosi :))
Sara B ha detto…
a me piace l'idea di attendere qualcosa: la vedo come un'attesa dinamica, la vedo nel senso di "avere uno scopo". e questo me piase :-) e me piase pure il tuo paninooooo
Monique ha detto…
ciao tesoro!!!anche io sempre in attesa di qualcosa, è impossibile non avere "obiettivi" no?
Qs panini sono uno spettacolo..e che dire del panettone gastronomico? Anche io lo voglio provare qs anno, ho già preso lo stampo di cartone!!
Günther ha detto…
sono molto belli questi piccoli panini ideale per na bruch domenicale
Morettina ha detto…
Ciauuuuuuuuuu ;-)
Davvero buoni !!!!!!!!!

Io vivo sempre nell'attesa di qualcosa... ma chissà cosa... ^__^
Serena@TentarNonNuoce ha detto…
che meravigliaaaaaaaaaaa
:-*
Sara @ Fiordifrolla ha detto…
Favolosi questi panini, li trovo molto raffinati e adattissimi per un brunch domenicale!
Buona giornata!

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